(detto
il Pacìfico). Re del Portogallo. Terzogenito di Giovanni
IV, nel 1667 organizzò una rivolta per spodestare il re Alfonso VI, suo
fratello, in accordo con la moglie di questi. Deportato Alfonso nell'isola di
Terceira,
P. si proclamò reggente e ne sposò la moglie, in
seguito all'annullamento del loro matrimonio. Tuttavia, solo nel 1683, alla
morte del legittimo sovrano, le
cortes poterono dichiararlo ufficialmente
re. Nel 1668
P. firmò la pace di Lisbona (donde l'epiteto di
pacifico), con cui si chiudeva positivamente la lunga guerra con la
Spagna, ottenendo il riconoscimento dell'indipendenza del Portogallo. A tale
successo si affiancò, tuttavia, la costrizione a cedere all'Olanda i
possedimenti delle Indie Orientali e la firma del Trattato di Methuen con
l'Inghilterra (1703), con cui si collegavano strettamente, ma in posizione di
subordine, la politica e l'economia portoghese alle corrispettive inglesi. In
seguito a tale trattato,
P., che durante la guerra di Successione
spagnola aveva in un primo tempo sostenuto la causa di Filippo V in
collaborazione con la Francia, passò al fronte opposto, sostenendo
l'arciduca Carlo d'Asburgo, senza peraltro ottenere da ciò particolari
vantaggi (Lisbona 1648 - Coimbra 1706).